venerdì 22 febbraio 2008

CT/BO


Te la ricordi Bologna l'estate del 2006? Quando giravo in bicicletta a cinque minuti dal fischio d'inizio della partita? E ogni volta cercavo di fotografare il più possibile, pensando scaramanticamente fosse l'ultima vittoria? Chiave nella toppa, catenaccio nel cestino arrugginito, via Mazzini, la Porta, su per p.zza Carducci, via Fondazza, Via S. Stefano, via Farini - sms "ma dove sei sta iniziando?!" - sigaretta, ancora nessuno fino all'altezza di via D'Azeglio, giù per la piazzetta dé Celestini - e dopo i quarti di finale non ci siamo più tornati ed ogni volta che ci passo penso sia uno dei posti più belli della città e ogni volta che ci passo mi viene voglia di sedermi sui gradini della chiesa chiamarti e sapere come stai ma sono sempre terribilmente di fretta e devi proprio scusarmi se non mi sono più fatta sentire - poi il sincrono delle tv accese nelle case, nei bar, nei ristoranti, nessuno sotto la pensilina alla fermata dell'autobus, via S. Margherita forse in contromano ma figurati chi ci becca con la partita di pallone che si dipana all'interno dello schermo, giù per via dé Gombruti, c'è qualcuno fuori da Naso&Gola ma non mi fermo e attraverso p.zza Malpighi e attraverso p.zza S. Francesco e penso che è incredibile che non ci sia la solita bolgia di fricchettoni, bonghi, canne, cani, birre che risale come un'onda da via del Pratello, via del Pratello, via del Pratello...qualunque studente compreso tra i 18 e i 27 anni è passato da questo posto che è il senso stesso dell'essere universitari a Bologna, che è il senso stesso dell'essere universitari in Italia e l'erasmus dovrebbero organizzarlo tra Osvaldo e il Muteje, perché per un adolescente in cerca d'avventura questa via è più lunga del far west, ma stasera non c'è nessuno e vedo già le teste agitarsi nella sala in fondo dell'Alto Tasso e chissà il punteggio, e chissà tu. Sei andato. Grazie per la barchetta di carta. La trovo lì, sul tavolino all'ingresso. E in giornate come questa, che Bologna è un paradiso e c'è il sole sui colli e mi verrebbe voglia di fare una gita volando su a S. Donato e mi pare che la primavera non sia poi così lontana e c'è il concorso per la nuova stazione e il convegno su Aldo Rossi e tutto il resto, ecco in giornate come questa in cui mi ricordo dell'estate dei Mondiali, l'unica immagine che contiene la città è la tua barchetta di carta abbandonata sul tavolino dell'Alto Tasso. E Bologna ci sta tutta dentro, come gli animali nell'Arca di Noè.

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