Vedendo questa vecchia musulmana nel 18arr. di Parigi, ora che non vivo più in quella città, riflettevo su chi tra noi due fosse l'ospite straniero. Né lei, né io. Pur essendo un problema biblico e insoluto continuo a pensare che nessun immigrato possa essere definito "clandestino". Ora certo, è tutta una questione di giurisprudenza. Di leggi e del loro rispetto. Ma il vero limite, il vero confine, non è sulla carta geografica ma nel cervello di ogni singolo cittadino.
Anche questo è il Senso dell'architettura.
lunedì 26 maggio 2008
Migrants
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Coup de langage
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Lo sapevamo anche noi
RispondiEliminae la nebbia di fiato alla vetrine
e il tiepido del pane
e l'onta del rifiuto
lo sapevamo anche noi
questo guardare muto
E sapevamo la pazienza
di chi non si può fermare
e la santa carità
del santo regalare
lo sapevamo anche noi
il colore dell'offesa
e un abitare magro e magro
che non diventa casa
Ma sei te nella foto? E' vero, sono trascorsi mesi, ma il tempo ti ha giocato brutti scherzi.
RispondiEliminaDecisamente TROPPO MORBIDA!
superbaro.
RispondiElimina1. questa foto è sul blog da -quanto?- due mesi forse. tu ti svegli ora con la fine delle piogge.
2. troppo morbida?? io non sono morbida nemmeno se rinasco :-)
Mi riferivo alla storica con la zazzera! E poi la foto è di ieri.
RispondiEliminaComunque cara Eugenia, dal tono - mi sento di chiederti - hai preso qualche chilo?
Effettivamente anche per me era chiaro che mr B si riferisse alla vecchia della cover, visto che io rinomatamente con l'estate smagro...Vedere per credere!
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