mercoledì 12 marzo 2008

Liverpool Street Station


Brizzolato, sui quaranta, classica faccia da uomo colto e vissuto. Zaino in spalla. Tecnico. Si è innamorato seriamente due volte. Buona conoscenza delle tecnologie. Ha sempre con se il Mac. anche perché ormai dappertutto c'è wi-fi. Abituato a viaggiare. Si muove agevolmente anche in paesi di cui non conosce la lingua. Passione per l'Oriente. Va spesso a trovare un amico, manager di Google che vive a Singapore. Mangia tutto, prova tutto. Vive a Notting Hill, tra Ladbroke e Cheston st. in un 40 metri quadri stipati di rimanenze. Servizi esterni. Odore di muffa e frigo vuoto. Lava tutto in lavanderia. Sotto casa. Mentre aspetta che il grosso occhio della lavatrice smetta di girare legge un libro, un romanzo di preferenza. Ieri, prima di ripartire ha cominciato The End of an Affaire di Graham Green. Gliene aveva parlato una ragazza, conosciuta in un ristorante indiano sulla Eversholt. Lei era lì per comprarsi le magliette a Camden, lui per vendere un vecchio giradischi d'epoca. Lei gli aveva ricordato uno dei suoi due grandi amori, quelli che anche quando ci pensi dopo dieci anni ti danno una fitta allo stomaco. Dalla camminata si capisce che ha avuto un incidente, forse in moto, forse da giovane. Qualcosa all'anca che lo fa leggermente zoppicare. Lo si vede spesso alla Liverpool station. Sempre di spalle che guarda il tabellone e si dirige verso i binari. Parte spesso. In fondo nell'appartamento a Notting Hill non lo aspetta nessuno. 

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