mercoledì 2 aprile 2008

Santa Maria...

...della Consolazione, che quando arrivo nella città di notte, i mattoni rossi sono stinti dalle luci fioche dei portici.
Santa Maria dei Pellegrini, che la strada per casa è un viaggio fatto a memoria, che non ti perderesti neppure bendato, che non ti perderesti neppure guardando per la prima volta.
Santa Maria del Borgo, che rientrando stanotte la strada era addobbata come una diciottenne alla fiera del paese.
Santa Maria della Redenzione, che l'ascensore è di nuovo rotto, e mi son persa i peccati per le scale, su, fino al quinto piano.
Sono scivolati via leggeri come i drappi sventolanti di viscosa e pizzo. Come i darppi arrampicati tra i palazzi della Ricostruzione. I palazzi della parte nuova, dopo che caddero le bombe.
Santa Maria del Ponte, prega per noi peccatori, accetta le stoffe che sventolano come sottane di puttane la notte. Accetta i palazzotti fatti di sputo e cemento. Accetta che beva l'Albana e ti preghi, quando tira il vento sulla città, di far comparire queste vecchie bandiere sciupate. Di sorprendermi ancora, con un gioco da cartomante, con due veli e una povera lampada.

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