lunedì 7 aprile 2008

ARCHITEKTONICA - 02 - eUTROPIA



VINITALY
Italiani popolo d’incontinenti.
Al VINITALY, il luogo più visitato, nemmeno a farlo a posta, era un spazio interstiziale.
Interminabili file di cristiani dalla vescica ricolma di miscuglioni dei più improbabili vini in commercio, si accumulavano nervosamente d’avanti ai cessi pubblici.
Liti, nervosismi e crisi isteriche si accavallavano alle scuse più mirabolanti per ottenere sconti nella pena.
Il cesso dell’handicappato era stivato ed usurpato da manipoli di dissidenti.
Il cesso degli uomini, ormai inagibile, si era reso autogestito e la pisciata non conosceva più limiti nella scelta del sito specifico dell’atto liberatorio.
Il cesso delle donne, ancora composto nella sua estetica, richiedeva un’attesa superiore ai trenta minuti e i fidanzati, che accalcavano l’ingresso nell’attesa delle piscione, ormai avevano stretto amicizie con perfetti sconosciuti.
Questo mi è sembrato decisamente il luogo più fecondo ove indagare la ricerca.
Qui dove la necessità la fa da padrona l’architetto deve fornire una valvola di sfogo, che distragga gli iracondi fruitori.

2 commenti:

  1. Insisto a dire che il blog è il tuo luogo d'eccellenza. Liberato da ogni oppressione accademica e formalista dimostri tutto il tuo valore labronico!Bravo Baro!Mi costa solo un pò di fatica fare l'editing dei tuoi post:certi orrori ortografici... Ma va bene così, in fondo 'sta roba del blog me la sono inventata io ed è giusto che sia io a curarla.

    RispondiElimina
  2. grazie per farmi evitare figure cacine.
    comunque noto con piacere che per colpirti progettualmente le devo proprio sparare grosse.

    RispondiElimina